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VENERDI’ DELLA QUARTA SETTIMANA

 

Invitatorio

 

V). Signore, apri le mie labbra

R). E la mia bocca proclami la tua lode.

 

Ant. Buono è il Signore con noi:

benedite il suo nome!

 

 

LODI MATTUTINE

 

Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

Come era nel principio. Alleluia.

 

Inno   

O Gesù salvatore,

luce vera del mondo,

accogli le primizie

della nostra preghiera.

 

Risveglia in noi la fede,

la speranza, l'amore;

dona pace e concordia

e letizia perfetta.

 

Lenisci con le lacrime

la durezza dei cuori,

accendi il desiderio

della patria beata.

 

A te sia gloria, o Cristo,

speranza delle genti,

al Padre e al Santo Spirito

nei secoli dei secoli. Amen.

 

1 ant. Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

 

Salmo 50: Pietà di me, o Signore

Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e' rivestite l'uomo nuovo (cfr. Ef 4, 23-24).

I. Il salmo 50, composto da Davide dopo aver peccato di adulterio e di omicidio, è la supplica con la quale il popolo di Dio chiede perdono per le numerose infedeltà.

Il.    Gesù si sostituisce agli uomini nell'espiare i loro peccati e con questo salmo supplica il Padre per ottenere il perdono; confessa il peccato di tut­ta l'umanità ed implora per essa misericordia.

III.  Viene pregato tutti i venerdì dell'anno e accompagna la Chiesa nell'esercizio della peniten­za, suscitando il rinnovamento dei cuori, e diven­tando un canto di risurrezione.

IV.  Quando siamo nel peccato, questo salmo deve assicurarci che, se lo vogliamo, il Dio della salvezza creerà in noi un cuore puro, e ci renderà la gioia di essere salvati.

 

Pietà di me, o Dio,

secondo la tua misericordia; *

nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

 

Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa, *

il     mio peccato mi sta sempre dinanzi.

 

Contro di te, contro te solo ho peccato, *

quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;

perciò sei giusto quando parli, *

retto nel tuo giudizio.

 

Ecco, nella colpa sono stato generato, *

nel peccato mi ha concepito mia madre.

Ma tu vuoi la sincerità del cuore *

e nell'intimo m'insegni la sapienza.

 

Purificami con issopo e sarò mondato; *

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia, *

esulteranno le ossa che hai spezzato.

 

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *

cancella tutte le mie colpe.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, *

rinnova in me uno spirito saldo.

 

Non respingermi dalla tua presenza *

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato, *

sostieni in me un animo generoso.

 

Insegnerò agli erranti le tue vie *

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *

la mia lingua esalterà la tua giustizia.

 

Signore, apri le mie labbra *

e la mia bocca proclami la tua lode;

poiché non gradisci il sacrificio *

e, se offro olocausti, non li accetti.

 

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, *

un cuore affranto e umiliato

tu, O Dio, non disprezzi.

 

Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *

rialza le mura di Gerusalemme.

 

Allora graduai i sacrifici prescritti, *

l'olocausto e l'intera oblazione,

allora immoleranno vittime *

sopra il tuo altare. Gl.

 

1 ant. Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

2 ant. Rallegrati, Gerusalemme:

in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.

 

Cantico Tb 13, 10-13.15.16-17 Ringraziamento per la liberazione del popolo

I.     Il cantico è un ringraziamento per la libera­zione del popolo; Tobia invita Gerusalemme a lodare il Signore, perché ritorneranno ad essa i suoi figli ora dispersi.

Il.    Cristo, re dei secoli, ha costruito nella nuo­va Gerusalemme il suo tempio, per donare una speranza ai dispersi e per fare contenti tutti gli sventurati.

III. Tobia, mentre esalta Gerusalemme, inneg­gia anche alla Chiesa voluta da Cristo per raduna­re tutti i popoli, e per consentire agli uomini di trovare in essa un sicuro rifugio.

IV. Noi, cittadini della nuova Gerusalemme, dobbiamo dare lode a Dio nella Chiesa, e unirci agli sventurati che trovano in essa motivo di gioia.

 

Tutti parlino del Signore *

e diano lode a lui in Gerusalemme.

 

Gerusalemme, città santa, t

ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, *

e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.

 

Da' lode degnamente al Signore *

e benedici il re dei secoli;

 

egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, *

per allietare in te tutti i deportati,

per far contenti in te tutti gli sventurati, *

per tutte le generazioni dei secoli.

 

Come luce splendida brillerai

sino ai confini della terra; *

nazioni numerose verranno a te da lontano;

 

gli abitanti di tutti i confini della terra t

verranno verso la dimora del tuo santo nome, *

portando in mano i doni per il re del cielo.

 

Generazioni e generazioni

esprimeranno in te l'esultanza *

e il nome della città eletta durerà nei secoli.

 

Sorgi ed esulta per i figli dei giusti: t

tutti presso di te si raduneranno *

e  benediranno il Signore dei secoli.

 

Beati coloro che ti amano, *

beati coloro che gioiscono per la tua pace.

 

Anima mia, benedici il Signore, il gran sovrano:

Gerusalemme sarà ricostruita *

come città della sua residenza per sempre. Gl.

 

2 ant. Rallegrati, Gerusalemme:

in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.

3 ant. Città di Dio, loda il tuo Signore:

egli manda a te la sua parola.

 

Salmo 147: La Gerusalemme riedificata

Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello (Ap 21, 9).

I.     Il salmo 147 annuncia la riedificazione di Gerusalemme; il salmista invita la città santa a lodare il Signore che organizza e governa il mon­do creato.

Il.    L'unione di Dio con l'umanità, rappresen­tata da Gerusalemme, raggiunge il suo apice con l'incarnazione, quando Dio si fa uomo in Cristo.

III.   L'antica Gerusalemme era una figura della Chiesa, la Gerusalemme spirituale, la sposa del­l'Agnello” (Ap 21,29), la quale deve sempre lodare e ringraziare il Creatore.

IV. Anche noi siamo oggetto della predilezione di Dio e partecipiamo dei benefici da lui elargiti; con questo salmo dobbiamo quindi lodare Dio che manifesta sempre la sua potenza.

 

Glorifica il Signore, Gerusalemme, *

loda, Sion, il tuo Dio.

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

 

Egli ha messo pace nei tuoi confini *

e ti sazia con fior di frumento.

Manda sulla terra la sua parola, *

il suo messaggio corre veloce.

 

Fa scendere la neve come lana, *

come polvere sparge la brina.

Getta come briciole la grandine, *

di fronte al suo gelo chi resiste?

 

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *

fa soffiare il vento e scorrono le acque.

 

Annunzia a Giacobbe la sua parola, *

le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

 

Così non ha fatto *

con nessun altro popolo,

non ha manifestato ad altri *

i suoi precetti. Gl.

 

3 ant. Città di Dio, loda il tuo Signore:

egli manda a te la sua parola.

 

Lettura breve Gv  2, 20

Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

 

Responsorio breve

 

R). Invocherò l'Altissimo: * da lui ogni mio bene.

Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.

 

V). Dal cielo manderà la sua salvezza:

da lui ogni mio bene.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.

 

Ant. al Ben.

Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

 nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

perché andrai innanzi al Signore

a preparargli le strade,

 

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

nella remissione dei suoi peccati.

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

 

Come era nel principio, e ora e sempre,*

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Invocazioni

Invochiamo la provvidenza del Padre, che veglia su coloro che ha creati e redenti per mezzo del suo Figlio e diciamo:

Conferma ciò che hai operato in noi, Signore.

 

Dio di misericordia, guidaci sulla via della santità,

- perché cerchiamo sempre ciò che è vero, buono e giusto.

 

Non abbandonarci, o Dio, per il tuo grande amore,

- non dimenticare la tua alleanza.

 

Accogli l'offerta del nostro cuore contrito e umiliato,

- fa' che non siano confusi quelli che si affidano a te.

 

Tu che ci hai resi partecipi della missione profetica del Cristo,

- fa' che annunziamo con le parole e le opere le meraviglie del tuo amore.

 

Padre nostro.

 

Orazione

Concedi al tuo popolo, o Dio, l'abbondanza dei tuoi doni, perché sia sempre fedele agli impegni del suo battesimo, e viva nella prosperità e nella pace in attesa della gioia eterna. Per il nostro Signore.

 

Conclusione

V). Il Signore sia con voi

R). E con il tuo spirito.

 

V). Vi benedica Dio onnipotente,

       Padre + e Figlio e Spirito Santo.

R). Amen.

 

V). Andate in pace.

R). Rendiamo grazie e a Dio.

 

Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la seguente:

 

V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

R). Amen

 

 

VESPRI

 

Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

Come era nel principio. Alleluia.

 

Inno

O Gesù redentore,

immagine del Padre,

luce d'eterna luce,

accogli il nostro canto.

 

Per radunare i popoli

nel patto dell'amore,

distendi le tue braccia

sul legno della croce.

 

Dal tuo fianco squarciato

effondi sull'altare

i misteri pasquali

della nostra salvezza.

 

A te sia lode, o Cristo,

speranza delle genti,

al Padre e al Santo Spirito

nei secoli dei secoli. Amen.

 

1 ant. Ogni giorno, Signore, ti benedico,

ricordo i prodigi del tuo amore.

 

Salmo 144, 1-13: Lode alla Maestà divina

Si manifesta per mezzo della Chiesa la multiforme sapien­za di Dio, secondo il disegno eterno che ha attuato in Cri­sto nostro Signore (cfr. Ef 3, 8-11).

I. La prima parte del salmo 144 è una lode alla maestà divina; il salmista benedice e loda il Si­gnore perché è buono, è lento all'ira e ricco di gra­zia; anche il suo regno è glorioso.

Il. Dio ha mostrato la sua pazienza e la sua misericordia in Cristo; in lui la maestà divina si è umiliata e si è messa teneramente a servizio di tutti gli uomini.

III.  Con questo salmo, pregato ai vespri del ve­nerdì, la Chiesa ringrazia il Padre che, per testi­moniare la sua bontà, non ha esitato a sacrificare per noi il suo Figlio unigenito.

IV.  Questo salmo deve alimentare la nostra preghiera personale a Cristo, suscitando senti­menti di ammirazione, di lode, di riconoscenza, di amore e di speranza.

 

O Dio, mio re, voglio esaltarti *

e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.

 

Ti voglio benedire ogni giorno, *

lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

 

Grande è il Signore e degno di ogni lode,

la sua grandezza non si può misurare.

 

Una generazione narra all'altra le tue opere, *

annunzia le tue meraviglie.

Proclamano lo splendore della tua gloria *

e raccontano i tuoi prodigi.

 

Dicono la stupenda tua potenza *

e parlano della tua grandezza.

Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, *

acclamano la tua giustizia.

 

Paziente e misericordioso è il Signore, *

lento all'ira e ricco di grazia.

Buono è il Signore verso tutti, *

la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

 

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere *

e ti benedicano i tuoi fedeli.

Dicano la gloria del tuo regno *

e parlino della tua potenza,

 

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi *

e la splendida gloria del tuo regno.

Il tuo regno è regno di tutti i secoli, *

il     tuo dominio si estende ad ogni generazione. Gi.

 

1ant. Ogni giorno, Signore, ti benedico,

ricordo i prodigi del tuo amore.

2 ant. Gli occhi di tutti guardano a te:

sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.

 

Salmo 144, 14-21: Il tuo regno è un regno eterno

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione (Ef 1, 3).

I. La seconda parte del salmo 144 annuncia che il regno di Dio è un regno eterno; il salmista ricorda che il Signore è fedele e provvidente, è giu­sto ed amorevole; deve quindi essere lodato in eterno.

Il. Dio, per sostenere quelli che vacillano e rialzare coloro che sono caduti, si è fatto uomo in Cristo; ognuno può, ora, sentirlo maggiormente vicino a sé.

III. Pregando questo salmo, la Chiesa ricorda la regalità che Cristo ha conquistata con il sacrifi­cio della propria vita sul legno della croce.

IV. Questo salmo deve infondere nel nostro cuore pace e serenità; ci ricorda infatti la fedeltà di Dio, la sua provvidenza e generosità con chi si trova nel bisogno.

 

Fedele è il Signore in tutte le sue parole, *

santo in tutte le sue opere.

Il Signore sostiene quelli che vacillano *

e rialza chiunque è caduto.

 

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa *

e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.

Tu apri la tua mano*

e sazi la fame di ogni vivente.

 

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, *

santo in tutte le sue opere.

Il Signore è vicino a quanti lo invocano, *

a quanti lo cercano con cuore sincero.

 

Appaga il desiderio di quelli che lo temono, *

ascolta il loro grido e li salva.

Il Signore protegge quanti lo amano, *

ma disperde tutti gli empi.

 

Canti la mia bocca *

la lode del Signore.

Ogni vivente benedica il suo nome santo, *

in eterno e sempre. Gl.

 

2 ant. Gli occhi di tutti guardano a te:

sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.

3 ant. Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!

 

Cantico Cfr. Ap 15, 3-4

Inno di adorazione e di lode

1. Il cantico è l'inno celeste in onore dell'Agnel­lo vittorioso; è cantato da coloro che si sono con­servati fedeli al Cristo durante la lotta che satana ha sostenuto contro di lui.

II. Anche Cristo, dopo avere salvato l'umanità, eleva un cantico a Dio, come fece Mosé dopo l'u­scita dall'Egitto.

III.  La Chiesa innalza questo canto a Dio che ha operato cose mirabili, ed ha manifestato la sua santità e giustizia nell'incarnazione e nella reden­zione.

IV.  Ricordando che siamo stati salvati dal san­gue di Cristo, l'Agnello della nuova alleanza, dob­biamo elevare, in nome di tutti gli uomini, questo cantico di liberazione.

 

Grandi e mirabili sono le tue opere, t

o Signore Dio onnipotente; *

giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

 

Chi non temerà il tuo nome,

chi non ti glorificherà, o Signore? *

Tu solo sei santo!

 

Tutte le genti verranno a te, Signore, t

davanti a te si prostreranno, *

perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati. Gl.

 

3 ant. Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!

 

Lettura breve Rm 8, 1-2

Non c’è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del pec­cato e della morte.

 

Responsorio breve

R). Cristo è morto per i nostri peccati * per ricondurci al Padre.

Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.

 

V). Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito - per ricondurci al Padre.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.

 

Ant. al Magn.

Ricordati, Signore, della tua misericordia,

come hai promesso ai nostri padri.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

D'ora in poi .tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

 ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

 

Come era nel principio, e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

 

Intercessioni

Benediciamo il Cristo, principio e fondamento della nostra speranza, e invochiamo il suo nome:

Signore, abbi pietà  di noi.

 

Cristo, guarda la nostra debolezza che ci inclina a cedere,

- sostienici con la tua grazia.

 

Tu conosci quanto è forte per noi la suggestione del male,

-    guarisci le nostre anime con la larghezza del tuo perdono.

 

Tu che sei offeso dal peccato e placato dalla peni­tenza,

-    allontana i flagelli della tua ira, che meritiamo a causa delle nostre colpe.

 

 

Hai      perdonato la peccatrice e hai preso sulle tue spal­le la pecorella smarrita,

-    non privarci mai della tua misericordia.

 

Ci hai aperto le porte del cielo mediante la tua croce,

-    accogli in paradiso tutti coloro che hanno sperato in te.

 

Padre nostro.

 

Orazione

Padre misericordioso, che hai redento il mondo con la passione del tuo Figlio, fa' che la tua Chiesa si offra a te come sacrificio vivo e santo e sperimenti sempre la pienezza del tuo amore. Per il nostro Si­gnore.

 

Conclusione

V). Il Signore sia con voi

R). E con il tuo spirito.

 

V). Vi benedica Dio onnipotente,

       Padre + e Figlio e Spirito Santo.

R). Amen.

 

V). Andate in pace.

R). Rendiamo grazie e a Dio.

 

Nella celebrazione individuale, o quando non presiede una sacerdote o un diacono, la conclusione è la seguente:

 

V). Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.

R). Amen